Grandi del Jazz


  • FREDDIE HUBBARD
  • LOUIS ARMSTRONG
  • CHET BAKER
  • MILES DAVIS

Frederick Dewayne Hubbard, 7 aprile 1938 Indianapolis, Indiana (USA)

Freddie Hubbard può essere definito come il trombettista virtuosamente e giudiziosamente in bilico tra jazz moderno e avanguardia assieme ad altri musicisti come Coltrane , Coleman , Hancock , Dolphy che nel corso della sua carriera lo coinvolgono in importanti collaborazioni. Qualche disco di Hubbard che non fa mai male:

  • Open Sesame ('60) (ed. Blue Note)

  • Here To Stay ('62 ) (ed Blue Note)

  • The Artistry of Freddie Hubbar (ed. Impulse)

  • Hub Tones (ed. Impulse)

Louis Daniel Armstrong noto anche con il soprannome di Satchmo (New Orleans, 4 agosto 1901 – New York, 6 luglio 1971)

Sulla vita e sulla carriera di Louis Armstrong come trombettista e non da meno come cantante ed uomo dello spettacolo sono stati scritti libri in tutto il mondo e non si finisce mai di parlarne. Riassumendo il lavoro artistico e lo sforzo che fece in quegli anni per proporre la sua musica si puo’ dire che la sua suprema originalita’ come cantante di suono , colori, fraseggio, accenti tensioni e feeling ( sia come musicista che come cantante ) ha aperto la strada a tutto il moderno camto popolare e jazzistico , proprio come il solismo strumentale del trombettista di New Orleans, con la sua inventiva melodica e la sua eloquenza ritmica , il suo occasionale virtuosismo e la sua costante misura, il suo senso limpido delle proporzioni , ha rappresentato la base per l’evoluzione del jazz. Louis ha saputo mutare il modo di cantare e di suonare di molti musicisti , iniziando cosi’ una nuova era . Qui è difficile consigliare dei dischi , Armstrong ha partecipato ad infinite incisoni sue e per altri artisti . Sicuramente vale la pena avere:

  • HOT FIVES & SEVENS (ed. Jspcd 1925)
  • SATCMO AT SYMPHONY HALL (ed. Mca Grp del 1947)
  • LOUIS AND THE GOOD BOOK (ed. Mca Mcd)
  • KING OLIVER (ed. Classics 650 del 1923)
  • LOUIS ARMSTRONG & DUKE ELLINGTON (ed. Roulette Cdp del 1960)

Chesney Henry "Chet" Baker Jr. (23 dicembre 1929 – 13 maggio 1988) 

Chet Baker domino’ la scena del jazz negli anni ’50 lavorando a stretto contatto con musicisti del calibro di Charlie Parker. Con il suo modo di suonare è riuscito a creare uno stile puro ed essenziale accompagnato poi da esecuzioni vocali molto intense e poetiche. Chet sosteneva che il suo modo di cantare è stato influenzato dal suo modo di suonare la tromba. In una intervista sosteneva : “ se non fossi stato un trombettista , non so se sarei arrivato a cantare in questo modo. Probabilmente non ci sarei riuscito . Sono un suonatore di tromba che canta o un cantante che suona la tromba. Mi piace fare entrambe le cose . Chet Baker rimarra’sempre quel trombettista dalla sonorita’ sottile e del tutto sprovvista di vibrato , dal fraseggio elegante , in grado di creare uno stile inconfondibile nelle sonorita’ jazz.

Per chi si avvicina all’ascolto della musica di Chet Baker consiglio come dischi :
  • Strollin - Chet Baker trio (ed. da Enja Records)   con Philip Catherine guitar – Jean Louis Rassinfosse bass

  • Mister B - Chet Baker trio (ed. daTimeless Records)   con Michel Graillier piano – Ricardo Del Fra bass

  • Chet Baker Sing (ed. dalla Pacific Jazz)

Miles Dewey Davis III (Alton, Illinois, 26 maggio 1926 - Santa Monica, 28 settembre 1991)

Miles Davis grande interprete ed innovatore del jazz è stato un genio musicale del nostro tempo. Dall’inizio della sua carriera ha sempre cercato innovazioni , ha sperimentato nuove forme e atmosfere oltre ad essere un grandissimo interprete . le sue collaborazioni sono infinite , partendo da Parker , Gillespie, e poi Gil Evans , Mulligan e come non citare il suo periodo con Coltrane e Adderley per poi arrivare a Hancock , Shorter, Corea e tanti altri. Miles Davis ha creato uno stile dove la tromba ha assunto ruoli in continua evoluzione di sonorita’ , passando dalle formazioni completamente acustiche a formazioni dove l’elettronica diventava la componente nuova del gruppo , evoluzione nel linguaggio . La musica di Miles Davis ha un universo tutto suo dove questo genio ha saputo creare quelle atmosfere uniche che lo contraddistinguono nell’intero panorama musicale. All’uscita dei concerti di Davis , era normale vedere ventenni a fianco di settantenni, con la stessa espressione , ovvero quella che si ha dopo aver visto – sentito , qualcosa che non ha niente a che vedere con il “ normale “ . La verita’ è che nessuno sa dire quale fu il periodo migliore della sua lunga e prolifera carriera. Per ascoltare Davis è consigliabile avere questi capolavori: 

  • Kind of Blue (ed. da Columbia)
  • Steamin with the Miles Davis quintet (ed. Prestige Records)
  • Bags Groove (ed. Prestige)
  • Porgy and Bess (1958 Miles Davis and the Gil Evans Orchestra)
  • Tutu (ed. Warner Bros Masters)
  • Electric Shout (ed. Columbia)